Decido di tornare a curiosare sul versante del monte Fara, convinto che si possa trovare qualche nuova cavità. Trascuro gli avvisi di “strada chiusa a 3km” (vedi banner!) e avanzo con l’auto fin dove possibile. Dopo una quarantina di minuti a piedi in un tranquillo sottobosco trovo un pozzetto di circa 6m, che merita un occhiata: giornata che promette bene, penso.
Promette ma non mantiene! Le successive ore le passo alternando sottobosco pulito con aree costitute da lame rocciose alte fino ad un paio di metri ricoperte di muschio, scivolose ed infide. Molte zone lavorate dalle acque, ma solo un altra piccola cavità non facilmente visitabile (considerando com’ero vestito); in compenso delle formazioni superficiali molto belle tra cui spicca uno sconosciuto arco naturale comodamente transitabile. Una scivolata mi avverte che è giunta l’ora di tornare sui sentieri e visitare la casera e dintorni.