Siamo partiti a piedi da Sella Chianzutàn, guadagnando in un paio d’ore circa ottocento metri di dislivello su pendenze più adatte a camosci che a speleo con zaino a seguito, per battere la zona settentrionale del monte Verzegnis dove sono visibili evidenti morfologie carsiche. Sull’ultima rampa Edox, in evidente difficoltà, veniva spietatamente abbandonato al suo destino… scopriremo solo in vetta, in occasione del pranzo, che a rallentarlo oltre all’età avanzata era un notevole peso in viveri tra i quali spiccavano un presnitz, il thermos del caffè ed un bottiglione di Prosecco (subito infilato nel nevaio affinchè raggiungesse la temperatura ideale…). Una volta rifocillati, in breve abbiamo raggiunto il punto prefissato iniziando una meticolosa battuta di zona che, oltre a causarci numerose ustioni in ogni parte del corpo non protetta da creme o indumenti, ci ha portato ad individuare, posizionare e rilevare solamente due piccole cavità (un baratro di dieci metri ed una breve galleria accessibile tramite due pozzetti alle sue estremità) il cui fondo, costituito da detriti e neve, non lasciava intravedere possibili prosecuzioni.
i rilievi
Sono state ispezionate varie doline e avvallamenti di piccole dimensioni ma, vuoi per la roccia fittamente stratificata, vuoi per la presenza di terriccio e vegetazione, i probabili ingressi di piccole dimensioni erano tutti occlusi. I Calcari della formazione di Soverzene (calcari grigio scuri, con noduli di selce e talvolta con sottili intercalazioni marnose) in questa zona non ci hanno regalato grandi sorprese: peccato, perchè alle quote 600 – 700 metri s.l.m. sono presenti, nei calcari di Chiampomano, estesi fenomeni ipogei sub orizzontali (ad es. la Grotta sopra la Presa della Plere, la Grotta inferiore Riu Muart, la Grotta a W della Presa della Plere, e il più conosciuto della zona …il Magico Alverman). Si sono rosolati (in ordine decrescente di gravità delle ustioni) Pippo, Bonni, Edox, Kubo, Potle, Filippo ed i quadrupedi Rip e Ajka (illesi).
Grazie Cubo per avermi ricordato quel piccolo incidente!!!!!! Devo dire che subito dopo la caduta, mi sono fatto due grasse risate. Il motivo e’ semplice. Eravamo sulla carrareccia leggermente in discesa e mancava forse un chilometro scarso all’arrivo sul passo. Phil, azzittito dalla stanchezza, comincia ad accellerare il passo fino a livello “corsetta sciolta”. “….Phil, stai attento…..quando si intravede l’arrivo, devi fare piu’ attenzione a dove metti i piedi…puff pufff pant pant…dopo una scarpinata come oggi…le gambe non sono cosi reattive e sei rilassato perche sei vicino alla meta..quindi puff puuff ecc.ecc.” DETTO FATTO!#@$##@%zzo! E come dice Emilo Fido “che figura di merda!” Devo dire che Phil non mi ha riso in faccia subito, ma dopo…… alla fine delle doverose imprecazioni che in questi casi sono un MUST! Giornata indimenticabile visto che padre e’ figlio hanno trovato quasi in contemporanea due buchetti. Bai bai si iu necst taim
In maniera del tutto casuale è stato svelato l’arcano del gruppo speleologico Gruppo Grotte CAI Novara: la maggior parte delle cavità sul Verzegnis – Lovinzola sono state esplorate ed accatastate da questo gruppo.
E mi son chiesto….come mai? …perchè un gruppo Piemontese ha interesse in una zona così remota della Carnia??….parlando di geologia con un’amica ho risolto il mistero….che ovviamente non vi svelo!
Ma nel grande racconto dell’EPICA IMPRESA NULLA è stato citato del periglioso viaggio di ritorno dei solitari Edox e Phil nè della caviglia dx di Edox incidentata a pochi metri dall’auto …. oppur di come il Prode Potle pensando al meritato riposo del guerriero una volta raggiunta la sua magione sia stato stroncato da un perfido SMS in piazzetta di Prosecco in cui la sua dolce mogliettina lo minacciava della pena forzata della stesura del LOGO (“e che non si immagini di poter andare dritto a dormire !!!”) EEEEEEEHHHHH GIA’!!!!!! Anche questa è storia di Grotta Continua ….