Finalmente siamo riusciti ad organizzarci per scendere la 3908 VG. Siamo io, Gianni e Lorenzo, nuova leva del GTS. Arma Gianni, io lo seguo. Il nostro obiettivo è trovare eventuali prosecuzioni e, se necessario, rifarne il rilievo.
Gianni fraziona pochi metri sotto l’ingresso, poi scende lungo l’ampia frattura concrezionata su cui è impostata tutta la cavità. Lo osservo mentre penzola sempre più lontano e poi si ferma per piantare un altro fix. Ne approfitto per raggiungere il frazionamento ed inizio a guardarmi distrattamente attorno: se c’era qualcosa di interessante, una vecchia volpe come Gianni l’avrebbe già notata.
Non ho nemmeno finito di formulare questo pensiero che vedo, a tre metri di distanza, un nerissimo ed invitante forellino di una decina di centimetri di diametro nella parete di roccia che chiude la frattura. Vorrei lanciarci qualche pietra ma non posso finchè c’è Gianni sotto. Non potendo più attendere, con qualche acrobazia raggiungo direttamente il buchetto. Mentre vi scruto attraverso, constatando che effettivamente c’è del vuoto al di là, all’esterno passa un forte refolo di bora e vengo letteralmente spettinato dalla violenta corrente d’aria che, per qualche istante, fuoriesce dal foro… caspita, mi dico, ce ne deve essere di spazio la dentro!
Guadagno nuovamente il frazionamento, assai ringalluzzito, mentre Gianni ha ormai raggiunto il fondo della cavità. Mi rivolgo a Lorenzo, che attende presso l’imbocco, pochi metri sopra di me, per metterlo al corrente della scoperta, poi però cambio idea… “Niente, niente” gli dico sogghignando senza alcun ritegno “ti racconterò dopo”. Non posso credere che Gianni, che pure è dovuto restare fermo a lungo in quel punto, non abbia notato il foro, cosi aspetto di sentire cosa mi dirà.
Lo raggiungo sul fondo, e come prima cosa gli chiedo se ha notato qualche possibile prosecuzione lungo il pozzo… Mi risponde laconico: “Se xè qualche prosecuzion la xè qua sul fondo, ma guarda quanto material che i ga butado zò… xè tuto imbugnido!”. Da buon bastardo mi limito a rispondergli che farebbe bene a controllare anche le pareti del pozzo, quando risale, non si sa mai… ma lui ormai è entrato in “modalità rilevo”, visto che la profondità del pozzo si è ridotta di parecchio ed anche l’aspetto generale differisce alquanto dal disegno in nostro possesso, per cui intende risalire per recuperare il Distox. “Vado su io” gli dico “e ti mando giù Lorenzo con lo strumento”.
Così risalgo, e mentre passo l’ultimo frazionamento osservo ancora il buchetto… Cristo, mi dico, è impossibile che non lo veda… ed esco. Fuori trovo un Lorenzo infreddolito e contentissimo di poter scendere, così rimango solo a meditare sul da farsi. Mi piazzo seduto sulla famosa piramide di blocchi, al riparo dal vento, ed osservo per lungo tempo i due minuscoli caschetti con la luce che si agitano venti metri più sotto durante le varie fasi del rilievo.
Poi, finalmente, iniziano a risalire. Il primo a raggiungermi è Lorenzo, dopo poco arriva anche Gianni… Giunto al frazionamento lo disarma, e dai movimenti della luce del caschetto vedo che controlla qua e là le pareti, indugiando in qualche punto, ma clamorosamente esce senza notare nulla! Mi sposto per lasciarlo passare e ci ritroviamo tutti all’esterno. A questo punto inizio una vera e propria campagna di terrorismo psicologico, che continuerà per le successive tre ore durante le quali saremo impegnati a visitare alcune grotte nei dintorni dove Gianni spera di trovare qualcosa di interessante.
Continuo infatti a stuzzicarlo con ripetuti riferimenti alle potenzialità esplorative del pozzo sceso che, secondo me, nasconde ancora qualche segreto che lui non ha notato… Alla fine, quando ormai si sta facendo buio, non resisto più e lo informo della scoperta. Gianni non fa una piega, forse pensa che lo sto prendendo per i fondelli, e mi risponde che se ho visto una prosecuzione posso tranquillamente andare a disostruirla, tanto lui ormai è vecchio per queste cose e gli interessa più che altro rilevare… Resto di stucco a questa risposta, che non è da lui. Poi però, quando gli rispondo che probabilmente ci andrò questa domenica se mi avanza tempo dopo aver scavato a TR1, il furbacchione si rianima e mi dice: “Mmmh… probabilmente passerò con Mila a vedere cosa combinate…”. Mi sa che, alla fine, ho risvegliato il suo interesse!