Quinta giornata di lavori alla Virgilio: dopo un’oretta di scavo di preparazione ed allargamento mi inoltro nella parte nuova, risalendo cautamente il ripido ghiaione (che già si è “mangiato” Giusto ventiquattr’ore fa) per circa sei metri in un meandro che si alza sempre più e sbocca in una alta sala di mt.4×5 con evidenti diramazioni in salita; a vista direi che si arriva all’incirca ad un totale di una dozzina di metri di altezza sopra il livello di scavo (circa una decina dall’esterno?) mentre la direzione piega un po’ verso est. Nella stanza si vedono finalmente le dimensioni e l’aspetto del mostruoso riempimento che stiamo svuotando, e manca ancora almeno altrettanto materiale da evacuare… Un enorme muro pericolante di detriti, frutto dello svuotamento da noi effettuato, è rimasto addossato alle pareti di fronte ed incombe sul ghiaione stesso: è impossibile superarlo per raggiungere le prosecuzioni notate senza farlo franare occludendo completamente ogni via di uscita. Mi volto cercando di uscire alla chetichella MA… una pietruzza infinitesimale si sposta ed è il finimondo! …eccomi murato vivo come Giusto ieri… Un’oretta di scavo frenetico da sotto di Edox, con me dalla parte opposta a fare da “diga” umana sul ghiaione per evitare che il MURONE poco più in alto si sposti, ed alla fine con agile balzo mi lascio sputare fuori assieme al detrito…E’ decisamente sconsigliabile avventurarsi in questa parte della grotta finchè non esista la certezza della seconda entrata da cui poter, in caso, uscire, per cui decidiamo di attendere l’inversione estiva della corrente d’aria per utilizzare un fumogeno ed individuare finalmente il punto esatto all’esterno. Hanno oggi giocato a “salma & becchino” Edox e lo scrivente…